Una nuova speranza prende vita per Arquata del Tronto, uno dei borghi simbolo della tragedia del terremoto del 2016. È stato infatti pubblicato il bando per l’appalto più grande e tecnicamente avanzato dell’intero cratere sismico, con un investimento complessivo di 71 milioni di euro. Il progetto, sviluppato con la collaborazione della Fondazione Eucentre di Pavia, prevede un intervento unitario che abbraccia la stabilizzazione del colle e la ricostruzione del centro storico di Arquata, situato nella provincia di Ascoli Piceno.
L’intervento comprende la costruzione di due pozzi sotterranei in cemento armato da cui partiranno 328 tiranti per un totale di quasi 13 km lineari, progettati per garantire la massima sicurezza sismica e una durabilità a lungo termine. Il progetto, che verrà gestito con l’ausilio della metodologia BIM per una gestione digitale integrata di tutte le variabili, rappresenta un esempio di innovazione tecnologica nell’ambito della prevenzione sismica. La configurazione prevede anche il ripristino delle strade di accesso e la sistemazione dei terrazzamenti, mirando a garantire la sicurezza del borgo e a preservare la forma urbis originale del centro storico.
“Questo progetto è il frutto di un grande lavoro di squadra, che ha coinvolto la Regione Marche, il Comune di Arquata, la Struttura commissariale e la Fondazione Eucentre, per un intervento che punta a diventare un modello di riferimento per le future ricostruzioni in aree a elevato rischio sismico,” ha dichiarato il Commissario per la Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli.
Questo primo step segna un momento cruciale per Arquata, dopo otto anni di sofferenze e speranze. Grazie a questo importante progetto, la comunità potrà finalmente guardare avanti, con la consapevolezza che la sicurezza e la resilienza del territorio sono al centro delle scelte progettuali.