L’esercitazione EXE Spotorno 2024, svoltasi dal 4 al 6 novembre 2024, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tecnico-scientifico, mirata al perfezionamento delle capacità operative dei vari nuclei della rete UAS (Unmanned Aerial Systems, i.e. droni) dei centri di competenza del Dipartimento della Protezione Civile.
L’iniziativa è stata promossa da Fondazione CIMA in sinergia con la Fondazione Eucentre, la Regione Liguria, la Direzione Regione Liguria del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed i Comuni di Spotorno e Bergeggi con finalità di rafforzamento delle capacità operative e la definizione e test di procedure standardizzate per l’impiego di droni in scenari emergenziali complessi.
La complessità della gestione delle emergenze ha richiesto da parte di tutti un approccio multidisciplinare, in cui ciascun ente ha portato il proprio bagaglio di competenze specifiche, facilitando l’integrazione delle risorse e il miglioramento delle capacità di risposta.
L’evento si è tenuto presso il Campus universitario di Savona con attività pratiche svolte nei territori di Spotorno e Bergeggi. La presenza di esperti di rilievo ha permesso di approfondire tematiche cruciali per la gestione delle emergenze, sviluppando preziose sinergie nel coordinamento e strategie innovative di risposta. L’obiettivo primario dell’esercitazione è stato quello di armonizzare le procedure operative e di rafforzare l’interoperabilità tra le squadre, ottimizzando così il supporto della rete nella risposta alle emergenze. In un contesto caratterizzato da rischi ambientali sempre più complessi, l’esercitazione ha rappresentato quindi una risposta proattiva alla necessità di garantire una maggiore efficacia nella gestione delle situazioni critiche.
Attività e Obiettivi
L’esercitazione ha affrontato aspetti fondamentali per migliorare la consapevolezza situazionale e supportare decisioni strategiche in situazioni critiche. Tra le attività principali: l’assegnazione di compiti alle squadre UAS nel contesto dell’attivazione emergenziale con i Vigili del Fuoco, la gestione logistica, l’acquisizione dei dati con l’impiego di droni, l’elaborazione e l’analisi dei dati, finalizzati al monitoraggio post-evento delle infrastrutture critiche, dell’evoluzione dei fenomeni idrogeologici e degli impatti ambientali lungo le coste. Questo approccio sinergico, con l’obiettivo principale di standardizzare le metodologie di lavoro, ha permesso di intervenire in modo tempestivo, migliorando l’efficienza delle operazioni di emergenza.
Innovazione e Collaborazione
Un aspetto centrale dell’esercitazione EXE Spotorno 2024 è stato l’impiego di tecnologie avanzate e la stretta collaborazione tra gli enti partecipanti. La Fondazione CIMA, come organizzatrice, ha guidato la pianificazione e il coordinamento, mentre Fondazione Eucentre ha supportato l’ottimizzazione dell’interoperabilità tra le squadre, promuovendo procedure operative standardizzate. Il Centro per la Protezione Civile dell’Università di Firenze, CIMA, EUCENTRE, ARPA Lombardia, ARPA Valle D’Aosta, ARPA Liguria e ARPA Calabria hanno formato le squadre operative che hanno condotto le operazioni di rilievo, mentre l’unità di CNR al campo base ha supportato buona parte dell’analisi dei dati raccolti. La consegna tempestiva dei prodotti di primo livello è stata una delle maggiori sfide affrontate e superate con successo. La collaborazione tra CIMA, Eucentre e gli altri partner ha garantito l’integrazione efficace delle tecnologie e delle squadre, migliorando la capacità di risposta a del sistema.
Prospettive e Miglioramenti Futuri
Dall’esercitazione sono emerse indicazioni per futuri miglioramenti, tra cui la necessità di implementare strumenti digitali per il tracciamento in tempo reale delle operazioni di volo e di una pianificazione delle comunicazioni più accurata per evitare interferenze. Inoltre, è stato sottolineato il valore delle simulazioni operative realistiche e la necessità di incontri annuali per rivedere le procedure e sviluppare strategie migliorative. Fondazione CIMA ed Eucentre hanno ribadito l’importanza di un programma continuo di formazione per il personale coinvolto nelle operazioni di emergenza, al fine di garantire una risposta tempestiva e decisioni informate in contesti critici. L’appuntamento è per l’anno prossimo con una nuova esercitazione.