Durante una cerimonia tenutasi a Milano lunedì 17 gennaio 2022, Autostrade per l’Italia ha premiato 6 progetti per la sicurezza di ponti e viadotti presentati nell’ambito di Argo Innovation Lab, la piattaforma promossa da Movyon, operatore tecnologico della mobilità sostenibile e centro di eccellenza della ricerca e dell’innovazione del Gruppo Aspi, ed Elis Innovation Hub.
Il programma Argo Innovation Lab intende promuovere soluzioni tecnologiche nel campo della sicurezza delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e a tal fine nel maggio 2021 è stata lanciata una call for ideas che ha coinvolto università, centri di ricerca, startup e aziende nello sviluppo di idee e progetti. Sono state 75 le proposte progettuali sottoposte in questi mesi. Tra i 6 progetti vincitori c’è anche quello presentato dalla Fondazione Eucentre incentrato sullo studio di un sistema di prova per la valutazione sperimentale di potenziali meccanismi concomitanti di danno di selle Gerber, lo studio di metodologie di rinforzo/ripristino e la progettazione di un sistema di monitoraggio IoT multi-sensore integrato. Ad ogni progetto è stato assegnato un grant di 35mila euro che supporterà lo sviluppo della soluzione per 16 settimane in collaborazione con tecnici e ricercatori di ASPI.
“Il programma ha permesso di collaborare con le migliori eccellenze del sistema di ricerca italiano – ha spiegato l’amministratore delegato di Movyon Lorenzo Rossi durante la cerimonia – Argo, in particolare, è un progetto che permetterà di censire e monitorare infrastrutture come ponti e viadotti della rete di Autostrade per l’Italia mediante l’utilizzo di droni e algoritmi di intelligenza artificiale, individuando così in modo tempestivo gli interventi da fare”.
“Sono moltissimi gli ambiti sui quali dobbiamo lavorare – ha aggiunto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – Nei prossimi anni il mondo della mobilità subirà profonde trasformazioni legate al rispetto dell’ambiente e ai mezzi di trasporto di nuova generazione. In tutto questo sono proprio i giovani ricercatori a poterci fornire delle prospettive nuove che portino a un cambiamento il più rapido possibile”.