Il 21 giugno, presso l’Auditorium “Elio Di Cicco” del Dipartimento della Protezione Civile a Roma, sono stati celebrati i 20 anni dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale dell’OPCM 3274, l’Ordinanza di Protezione Civile che ha avviato un radicale cambiamento nella mitigazione del rischio sismico in Italia, rivoluzionando le norme per le costruzioni sismiche ed estendendo all’intero territorio nazionale l’obbligatorietà della progettazione antisismica per le costruzioni. L’Ordinanza ha inoltre creato le condizioni per la nascita di Eucentre e di ReLUIS, centri di competenza della protezione civile che in questi venti anni hanno costituito il fulcro dello sviluppo della ricerca italiana sul rischio sismico e sull’ingegneria sismica e favorito le pratiche di prevenzione messe in atto dal Dipartimento della Protezione Civile.
I lavori del convegno sono stati aperti dal Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci e introdotti dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio con un saluto da parte del Presidente dell’INGV Carlo Doglioni.
La giornata è stata poi articolata in un momento di approfondimento, introdotto dalla Vice Capo Dipartimento Titti Postiglione, sull’evoluzione dell’ingegneria sismica e delle normative tecniche e sul ruolo svolto in questi anni da Eucentre e ReLUIS, preziosi alleati del Servizio Nazionale nella ricerca sul rischio sismico.
Sono quindi seguite due tavole rotonde, l’una moderata da Paola Pagliara, direttrice dell’ufficio Attività tecnico-scientifiche per la previsione e prevenzione dei rischi, e l’altra da Luigi D’Angelo, Direttore Operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento, animate da rappresentanti delle istituzioni, delle reti infrastrutturali e del mondo dell’industria e delle professioni tecniche.
Per la Fondazione Eucentre sono intervenuti il Presidente, Riccardo Pietrabissa, il Direttore Scientifico, Gian Michele Calvi ed il Vice-Presidente Rui Pinho, per fare il punto su quanto è stato fatto e sugli orientamenti per il futuro, anche in relazione alla straordinaria opportunità offerta dall’organizzazione della World Conference on Earthquake Engineering che si terrà nell’estate del 2024 a Milano (WCEE2024).
Qui i video e le foto dell’Evento
20 anni di Eucentre
Abitare il pianeta e modificarlo per migliorare la qualità della vita delle persone, tramandare la cultura dei popoli e lasciare in eredità le testimonianze del passato, gestire reti di infrastrutture, costruire edifici sempre più ambiziosi, sostenere lo sviluppo senza consumare le risorse finite del pianeta. Questi sono valori costitutivi della civiltà e l’opera dell’uomo e gli eventi naturali sono fra le cause che minacciano questi valori. Oggi la conoscenza scientifica, le capacità tecnologiche, il rispetto delle norme e l’etica delle imprese possono contribuire a mitigare i rischi che quanto costruiamo venga distrutto.
Eucentre interpreta questo ruolo nell’ambito dei terremoti che da sempre sono eventi fra i più catastrofici e imprevedibili che l’uomo abbia sperimentato. Lo fa sviluppando metodi di calcolo e prove sperimentali che migliorino la capacità di strutture e infrastrutture di resistere ai terremoti riducendo i danni alle persone e alle cose, siano esse edifici, strutture tecnologiche, contenuti e patrimoni culturali.
Da vent’anni Eucentre sa crescere, investire, educare, progettare, costruire e interpretare il mondo dell’ingegneria sismica e oggi è uno dei principali centri al mondo nel settore.
Il mio augurio per i vent’anni di Eucentre è di continuare a crescere mantenendo ferma la sua missione di creare valore nell’ambito della sicurezza per la società.
Il Presidente
RICCARDO PITRABISSA
La conferenza mondiale di ingegneria sismica nel 1988 fu organizzata in Giappone, a Tokyo e a Kyoto. Ci andai, ma restai per un paio di mesi ospite del professor Takanashi, che qualche anno prima aveva inventato la pseudodinamica, e di Masayoshi Nakashima, di pochi anni più vecchio di me.
Stavo presso il Building Research Institute (BRI) del ministero dei Lavori Pubblici, a Tsukuba, dove si trova anche l’altro grande laboratorio pubblico, il Public Work Research Institute (PWRI). Io di laboratori conoscevo solo quello di Pavia, dove si lavorava molto artigianalmente, e quello della University of California Berkeley a Richmond, dove i provini venivano costruiti dagli studenti, dalla preparazione del calcestruzzo alla piegatura e legatura delle barre.
Nei due laboratori giapponesi lavoravano solo tecnici professionisti, in un regime di pulizia che prevedeva di togliersi le scarpe per entrare in laboratorio.
Cominciai a domandarmi perché non ci fosse un laboratorio così in Italia, dove le prove fossero una cosa seria, non una attività di formazione.
Nel 1992 coordinai il primo grande progetto europeo a supporto dello sviluppo dell’Eurocodice 8 (PREC8), che aveva un gemello funzionale all’esecuzione delle prove sperimentali a supporto dello sviluppo teorico. Questo secondo progetto si chiamava ECOEST e comprendeva laboratori ad Atene, Bristol, Saclay, Lisbona ed Ispra.
Compresi che la situazione non era poi molto diversa negli altri paesi europei.
Quando nel 2003 si presentò l’opportunità di realizzare un nuovo laboratorio non esitai: doveva essere quello cui pensavo, con grande flessibilità circa le prove effettuabili e una forte focalizzazione sulla professionalità delle persone che ci lavorano.
È stata una scommessa vinta: la competenza della squadra dei tecnici è l’elemento fondamentale che cambia il livello qualitativo delle prove effettuate. A sua volta, provare ogni giorno non induce fenomeni di fatica, quanto piuttosto una progressiva riduzione degli errori.
Da vent’anni Eucentre cresce continuamente ed è diventato il riferimento mondiale per la sperimentazione in campo sismico.
Attorno al nocciolo duro dell’hardware sono cresciute le attività di gestione di grandi basi dati, la comprensione di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione, la capacità di produrre scenari in tempo reale.
Gli studenti di dottorato hanno grandi possibilità di formazione, al fianco di tecnici esperti.
Non esiste oggi al mondo una struttura che possa competere con Eucentre.
Il Direttore Scientifico
GIAN MICHELE CALVI