Nel quadro del coordinamento emergenziale, attualmente molti dei Centri di Competenza (CdC) del Dipartimento di Protezione Civile si avvalgono di UAS (droni) per raccogliere dati e prestare supporto tecnico alla gestione dell’emergenza.
Nell’ambito del sistema di risposta all’emergenza, il quadro tecnico e funzionale per la definizione di una divisione UAS è oggi in prima istanza focalizzato al soccorso, contemplando principalmente le varie organizzazioni di soccorso (Vigili del Fuoco, CRI), law enforcement (Polizia, forze armate), associazioni di volontariato, etc.
La presente iniziativa si propone di creare le premesse per l’organizzazione della componente UAS per i servizi forniti dai Centri di Competenza, in modo tale da abilitarne l’inquadramento all’interno del sistema di intervento.
Perchè una rete
I Centri di Competenza (CdC) sono inquadrati nel Codice della Protezione Civile [1] tra le strutture operative del servizio del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
I CdC sono “finalizzati a concorrere al governo e alla gestione del sistema di allertamento nazionale che (…) è costituito dagli strumenti, dai metodi e dalle modalità stabiliti per sviluppare e per acquisire la conoscenza, le informazioni e le valutazioni, in tempo reale, relative al preannuncio, all’insorgenza e all’evoluzione dei rischi conseguenti agli eventi di protezione civile al fine di allertare e di attivare il Servizio nazionale ai diversi livelli territoriali” [2].
I principi che stabiliscono le finalità e individuano i centri di competenza sono stati definiti nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 settembre 2012 [3], nel quale vengono così definiti: “I Centri di Competenza sono soggetti titolari di pubblica funzione (…), che forniscono informazioni, dati, elaborazioni e contributi tecnico scientifici, ognuno per definiti ambiti di specializzazione di interesse del Servizio nazionale di protezione civile, in relazione alle diverse tipologie di rischio che interessano il territorio.”
I CdC sono individuati nei decreti del Capo Dipartimento del 24/07/2013 [4], del 14/04/14 [5] e del 24/05/162.
I CdC sono principalmente (ma non esclusivamente) costituiti da enti e istituti di ricerca, consorzi e strutture universitarie che sono titolari e rendono disponibili conoscenze e forniscono prodotti derivanti da attività di ricerca e innovazione, da integrare nelle attività di protezione civile.
Le attività relative a quanto sopra sono coordinate dal Dipartimento di Protezione Civile, tramite rapporti individuali con i singoli CdC.
Il punto nodale è dunque che in emergenza i CdC svolgono una funzione pubblica sotto il coordinamento del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, ed in quanto tali, le funzioni da essi assolte ed i servizi forniti, ancorchè possano essere privati, non possono essere allo stesso livello di servizi privati esterni, per le ragioni connaturate all’esistenza stessa di queste strutture.
La problematica è particolarmente sentita nell’ambito dei servizi tecnici che fanno uso di droni a causa delle importanti implicazioni regolamentari che interessano l’utilizzo di questa tecnologia. L’ utilizzo dei droni in “emergenza” è un argomento tanto attuale quanto “problematico”, perché dal punto di vista procedurale e normativo ci sono una serie di passaggi ancora non del tutto chiari soprattutto nel caso di impiego di questi mezzi al servizio del dipartimento della Protezione Civile per interventi tecnici che esulino quelli di soccorso, vigilanza e controllo.
Sulla base di tali premesse trova fondamento la creazione di una rete finalizzata a raccogliere e mettere a sistema i servizi tecnici offerti al Servizio Nazionale di protezione Civile dai CdC che hanno unità droni interne, in modo tale da chiarire la definizione dei servizi e favorire il coordinamento integrato in emergenza.
[1] DLgs n.1 del 02/01/18, “Codice della protezione Civile”, art. 13, 16, 21.
[2] Decreto del Capo Dipartimento del 24/05/16, “Integrazione dei Centri di competenza individuati con i decreti del Capo del Dipartimento del 24 luglio 2013 e del 15 aprile 2014”.
[3] DPCM 14/09/12 “definizione dei principi per l’individuazione e il funzionamento dei Centri Competenza”.
[4] Decreto del Capo Dipartimento del 24/07/13, “Individuazione del centri di competenza”.
[5] Decreto del Capo Dipartimento del 14/04/14, “Integrazione dei Centri di competenza individuati con decreto del Capo del Dipartimento del 24 luglio 2013”.
Gli obiettivi
Servizi tecnici
Mettere a sistema i servizi a disposizione, renderli gestionalmente fruibili in emergenza a livello istituzionale
Confronto
Istituzionale: fare massa critica nel dialogo con le istituzioni e gli enti di competenza e sorveglianza
Stakeholder: raccogliere le esigenze nella progettazione dei servizi
Networking
Condividere problematiche, esperienze, buone pratiche
Ricerca
Gap analysis – identificare spazi di sviluppo e innovazione nelle applicazioni e nei servizi in termini tecnologici e normativi, integrazione dati di origine diversa (e.g. space/insitu)
Sperimentazione applicata
Facilitare la sperimentazione interdisciplinare tra gli attori della catena “drone” (tecnologia aerospaziale, tecnologia sensoristica, data processing, data exploitation) per garantire la qualità dei servizi
La Rete
Attualmente fanno parte della rete le seguenti istituzioni:
Il programma delle attività
Le attività che il gruppo ha condotto fino ad ora sono:
- La costituzione della rete e la mappatura dei servizi (8 operatori CRO, più di 100 piloti e più di 100 velivoli operativi);
- Il Kickoff meeting ufficiale (ospitato in modalità remota in data 24/9/20 dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale);
- Incontri periodici di discussione ed aggiornamento ed attività di commento/integrazione su documenti normativi in revisione.
Le prossime attività si prefiggono l’obiettivo di apportare un contributo operativo in una realtà complessa nella quale giocano diversi attori.
- Istituzione di un comitato operativo, con funzione di raccordo tra la rete ed il fronte istituzionale;
- Contributo alla definizione degli scenari emergenziali (ed esercitativi a supporto);
- Definizione delle procedure di attivazione da parte degli enti competenti per interventi in emergenza.
News dal gruppo
In questa sezione verranno pubblicate le attività del gruppo sul tema.