Dal 30 giugno al 5 luglio 2024, Milano ha ospitato la Conferenza sull’Ingegneria Sismica (WCEE2024), un evento di grande rilevanza per esperti del settore e istituzioni di cui abbiamo molto scritto su queste pagine. Durante la giornata inaugurale del 1° luglio, presso lo stand della nostra Fondazione, il Ministro Musumeci, insieme al Senatore e Commissario Straordinario per la Ricostruzione Post-Terremoto del 2016 Guido Castelli e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, hanno potuto osservare con attenzione il plastico relativo al progetto di ricostruzione di Arquata del Tronto.
Un Progetto Innovativo per la Ricostruzione
Il progetto di ricostruzione del centro storico di Arquata del Tronto, devastato dal terremoto del 2016, ha ricevuto il via libera ufficiale proprio lo scorso 29 giugno. Questo ambizioso piano prevede interventi di consolidamento strutturale volti a garantire la sicurezza e la resilienza dell’area. Ma ciò che ha catturato maggiormente l’attenzione durante la Conferenza è stato il plastico in scala del progetto, realizzato dal laboratorio ProtoLab del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia (DICAr).
La Potenza Comunicativa di un Modello 3D
Il plastico del “Progetto di suolo nel centro storico di Arquata del Tronto” è stato concepito per rendere immediatamente comprensibili gli interventi di consolidamento strutturale a un pubblico vasto e con competenze diverse. La scelta di utilizzare un modello fisico 3D, anziché le tradizionali visualizzazioni 2D di disegni e tavole di progetto, ha permesso di rappresentare con maggiore efficacia le opere di consolidamento.
Il terreno al di sotto del caseggiato distrutto dal sisma del 2016 è stato realizzato con un fotopolimero trasparente, permettendo di visualizzare chiaramente tiranti in acciaio, pozzi di convergenza e muri di rinforzo. Un sistema di illuminazione regolabile ha ulteriormente migliorato il contrasto visivo e la rappresentazione dei dettagli, rendendo il modello estremamente fedele al progetto esecutivo.
La Complessità della Realizzazione
La realizzazione del plastico ha richiesto l’impiego di due tecnologie di stampa 3D diverse e l’uso di vari software CAD/CAM. La parte del terreno trasparente è stata creata con il sistema di produzione additiva “Stratasys J750 Digital Anatomy”, mentre la collina e il caseggiato sono stati realizzati in acido polilattico (PLA) tramite sistemi di produzione additiva Free Form Fabrication.
Il processo di produzione ha coinvolto la creazione di nove blocchi di base per la collina e quattordici componenti totali, che sono stati incollati, stuccati e verniciati. Il caseggiato è stato realizzato in tre parti, e il terreno trasparente in cinque blocchi. La stampa 3D ha richiesto 28 giorni, mentre l’elaborazione dei file di progetto e l’assemblaggio finale con verniciatura e illuminazione hanno impiegato rispettivamente circa un mese/uomo e 7 giorni.
I Protagonisti del Progetto
Il modello è stato commissionato dalla Regione Marche – Dipartimento Ufficio Speciale per la Ricostruzione Marche e realizzato da ProtoLab sulla base del progetto fornito da Fondazione Eucentre. La gestione amministrativa è stata invece curata dal DICAr.